I filtri di Medica sviluppati col Tecnopolo CNR: la notizia finisce sul Resto del Carlino

Il Tecnopolo fa notizia: oggi a pagina 13 del Resto del Carlino, edizione di Modena, il racconto dell’ultima sfida tecnologica intrapresa da Medica Spa, socio di Mister Smart Innovation, in collaborazione con le eccellenze del Tecnopolo Bologna CNR. Nell’articolo l’intervista a Luciano Fecondini, fondatore e presidente del colosso del biomedicale con sede a Medolla, che spiega in parole semplici il progetto “il cui obiettivo è rimuovere gli inquinanti dalle acque potabili utilizzando membrane simile a quelle usate nel settore medicale”. La situazione di partenza è preoccupante, l’Unione Europea ne è consapevole e contribuirà con 4 milioni che consentiranno a Medica di portare a termine un progetto di ricerca d’impatto internazionale.

Avete mai sentito parlare di inquinanti emergenti? “Sono i principi attivi di prodotti cosmetici, farmaci e tensioattivi di uso popolare dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Abbiamo verificato la forte presenza di inquinanti emergenti nelle acque di falda e in quelle potabili, si diffondono attraverso l’urina e la doccia. Nelle fogne di città – avverte Fecondini – hanno rinvenuto la presenza di cocaina, ma anche di creme solari, di pomate per dolori muscolari”. La contaminazione delle acque è un rischio concreto e bisogna intervenire prima che sia tardi. Come? “Medica spa ha una divisione Water, che grazie anche alla collaborazione con il CNR di Bologna sta sviluppando nuovi materiali filtranti per la rimozione degli inquinanti dalle acque potabili”.