“Storie di sostenibilità” … un mese dopo

 

È trascorso un mese dall’evento Storie di sostenibilità, ripercorriamo insieme i punti più salienti affrontati dai nostri speaker:

La tavola rotonda è stata introdotta da una breve presentazione dei progetti di economia circolare Life Remembrance e Fercam Echo Labs, e del modello VIVACE, strumento per la misurazione della sostenibilità.

Successivamente, sulla base delle domande della moderatrice Anna Sagnella, Ricercatrice materiali e processi sostenibili @ MISTER Smart Innovation, gli speaker hanno messo in evidenza le azioni da compiere per supportare la realizzazione di una transizione ecologica in grado di coinvolgere la società a 360 gradi.

  • Ricerca e Impresa. È importante che il mondo della ricerca e dell’impresa “parlino un linguaggio comune”, o meglio sostenibile, con l’obiettivo di superare le numerose difficoltà che si incontrano durante lo sviluppo e la realizzazione di un progetto sostenibile. La ricerca e l’impresa devono dialogare, comprendersi ed affrontare insieme problematiche tecniche, ad esempio per la scalabilità industriale, normative e/o legislative, sociali ed economiche.

 

  • Misurare la sostenibilità. Oggi la sostenibilità non è più una parola astratta che può essere utilizzata a caso o solo per scopi commerciali e di marketing. La sostenibilità è concreta perché misurabile dal punto di vista sia qualitativo sia quantitativo. Oltre alla sostenibilità dei prodotti, anche quella dei processi e delle imprese deve essere misurata, valutata, gestita, normata e certificata.

 

  • Simbiosi industriale. Le imprese che inseguono la sostenibilità dovrebbero iniziare ad abbracciare questo concetto, cercando di realizzare all’interno del proprio perimetro aziendale un progetto di economia circolare che consenta di sfruttare un rifiuto o uno scarto, facente parte del proprio modello di business, in una nuova risorsa e/o in un nuovo prodotto.

 

  • Networking. Tutta la tavola rotonda ha condiviso l’importanza di fare network, instaurare partnership e collaborazioni di vario tipo, allargando sempre di più la rete degli stakeholders: ricerca, imprese, scuole, enti di formazione, associazioni, istituzioni, ecc…. Solo l’unione di molteplici forze può davvero favorire un cambiamento di mentalità spingendo la società ad assumere comportamenti più responsabili ed attenti nei confronti dell’ambiente.

 

Anna Sagnella

 

Se non sei riuscito a partecipare e ti interessano i temi legati alla sostenibilità o vuoi approfondire gli argomenti che sono stati al centro dell’attenzione della nostra tavola rotonda, guarda la registrazione ⬇️